Dai promotori dell'appello "Libertà? Partecipazione!"

Costruire l'opposizione al governo Draghi:
l'esempio dei lavoratori GKN

  Con l'appello Libertà? Partecipazione! vogliamo contribuire, sulla base dei presupposti indicati, alla costruzione di un'opposizione all'attuale governo e a ciò che rappresenta.

  Durante la pausa estiva sono giunti apprezzamenti all'appello da Luca Massimo Climati (in rappresentanza di un gruppo più ampio di cittadini) e, "per i compagni di Aginform", da Paolo Pioppi e Roberto Gabriele: tutti loro stanno convergendo su una proposta di "Fronte Politico Costituzionale", su cui stanno lavorando da tempo, e ci hanno inviato le loro elaborazioni. Li ringraziamo e segnaliamo quelle del secondo gruppo si trovano sul sito di Aginform.

  Stimiamo chi lotta sorretto da una visione politica che ha la Costituzione italiana come riferimento, specialmente nel senso dello spirito originario della Costituzione del 1948, disattesa in buona parte, nonché modificata in senso reazionario.

  Secondo noi, c'è bisogno di un fronte che modifichi in senso progressivo la situazione italiana. La nostra scelta, al riguardo, è quella di stimolare un passo avanti comune delle già esistenti forze all'opposizione del governo Draghi e da un loro incontro su punti programmatici urgenti: possono essere anche pochi. Non intendiamo formare nuove forze politiche.  

  A proposito di Costituzione e di fronti di lotta progressiva nella nostra "Repubblica fondata sul lavoro", vogliamo sostenere gli operai della GKN e quelli di altre aziende che si ritrovano con loro. La loro lotta per difendere il loro posto di lavoro vuole divenire lotta per cambiare i rapporti di forza generali: altrimenti si è tutti sconfitti. Bravi!

  Un esempio di protagonismo consapevole, di libertà e partecipazione, da parte di lavoratrici e lavoratori che si riscoprono soggetti e non oggetti del mercato e si organizzano per questo. E arrivano a chiamare giuslavoristi, Giuristi Democratici, con cui scrivono una proposta di legge contro le delocalizzazioni. Bravi! Noi la sosteniamo e ammettiamo un nostro limite sul tema, fattoci notare da Andrea Catone nell'adesione critica all'appello da parte di MarxVentuno. In essa, Catone ci chiama alla rivendicazione di attuazione degli artt. 41, 42 e 43 della Costituzione, che consentono il trasferimento allo Stato o a “comunità di lavoratori” di quelle imprese che non rispettano il principio della “funzione sociale” della proprietà. Diverse volte ne avevamo convenuto tra noi promotori, ma la svista di non averlo inserito nell'appello non è scusabile.

  Quello dei lavoratori GKN è un insegnamento prezioso, un esempio di riscoperta pratica della Costituzione come progetto di democrazia economica-sociale fondata sul lavoro. Riteniamo di dover ringraziare la prof.ssa Alessandra Algostino per questo articolo ("La Costituzione compagna dei lavoratori Gkn") apparso su il manifesto un mesetto fa, con cui trasmette e spiega a chi non è presente in quell'esperienza questo suo importantissimo significato. Chissà quali sarebbero le riflessioni di un Gramsci, oggi, di fronte a quella lotta...

  La vittoria legale della causa intentata dalla FIOM, ottenendo la revoca delle lettere di licenziamento per condotta antisindacale dell'azienda è un passo importante, ma altri dovranno seguirne. Il collettivo GKN lo sa bene (vedi i post dal 20 settembre sulla loro pagina facebook).

  Nello spirito della proposta del nostro appello, invitiamo fortemente le forze politiche di opposizione al governo Draghi, quelle che sono vicine ai lavoratori, alle donne e agli uomini sfruttati, ad unirsi - ora! - per azioni comuni volte a raggiungere, insieme ai lavoratori e a tutto il popolo che si raccoglie con loro, gli obiettivi concreti di questa lotta. Avanti!  

I promotori dell'Appello